HENRY DAVID THOREAU

da

Wadden o vita nei boschi

Mi bastava un pomeriggio per trasformare quella terra in un frutteto, un boschetto, un pascolo, e per decidere quali belle querce e quali bei tigli si dovessero lasciare in piedi, davanti la porta, e da dove ciascun albero potesse essere visto nel modo migliore; poi la lasciavo anche incolta, poichè un uomo è ricco in proporzione del numero di cose delle quali può fare a meno.

Lavoravo tanto di fantasia da immaginare persino che certi poderi mi fossero rifiutati (il rifiuto era ciò che volevo) ma non mi sono mai bruciato le dita con un possesso vero e proprio.

L’unica volta che realmente andai molto vicino a possedere qualcosa fu quando acquistai il podere di Hollowell e già avevo cominciato a scegliere le sementi e a mettere insieme il materiale per costruirmi una carriola; ma prima che il proprietario mi rilasciasse l’atto di vendita, sua moglie, ogni uomo ha una moglie del genere, cambiò idea e non volle più vendere; e perciò lui mi offrì 10 dollari, per riscattare la terra.

Ora, a voler dire la verità, in tutto io non avevo che 10 centesimi, e dire se ero un uomo che possedesse 10 centesimi, un podere, 10 dollari o tutte queste cose assieme, superava la mia capacità di calcolo.

Tuttavia gli lasciai i 10 dollari e il podere ché io me ne ero già servito a sufficienza; o, piuttosto, per essere generoso, gli rivendei il podere allo stesso prezzo che l’avevo acquistato e, siccome non ero ricco, gli regalai 10 dollari e ancora mi rimasero i 10 centesimi, le sementi e il materiale per costruire la carriola.

In tal maniera, mi accorsi di essere ricco senza aver minimamente danneggiato la mia povertà. Però mi tenni il paesaggio, e ogni anno ne ho trasportato il raccolto, senza bisogno di carriola.

Quanto ai paesaggi, sono monarca di tutto ciò che osservo e nessuno contesta il mio diritto.

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