L’epoca in cui viviamo oggi è caratterizzata da una vita intensa, piena di stimoli e l’informazione è presente in ogni occasione, quasi inseguendoci se cerchiamo di fuggirla.

Benefica certamente, perché è alla radice di quel progresso che consente di nutrire la sempre crescente popolazione del mondo che nell’ottobre 2019 era già di 7,7 miliardi, ma anche difficile da gestire.

I nostri impegni si sono moltiplicati e le nostre ansie sono cresciute.

Oggi possiamo spostarci velocemente e i tempi di viaggio si sono ridotti. Ma anche in viaggio ci seguono i computer nascosti dentro i nostri telefoni. Essi ci aiutano moltissimo, senza di loro non potremmo fare. Ma si prendono, quasi con dolce prepotenza, tutto il tempo che ci rimane dopo aver compiuto, ognuno di noi, la nostra parte di lavoro per guadagnarci il cibo. Quelle che nei viaggi di Goethe per venire in Italia erano lunghe giornate trascorse in carrozza dove non si poteva nemmeno scrivere, sono oggi brevi voli con il conforto della lettura e della scrittura. Ma Goethe poteva pensare e anche noi possiamo farlo. Se ci accingiamo a pensare  con il proposito di riprendere il controllo e il possesso dei nostro tempo e dei nostri pensieri, noi possiamo dirci in meditazione. 

Ovunque possiamo raccoglierci in meditazione. Ogni momento può essere sfruttato e ogni luogo può essere utilizzato, Tuttavia esistono tempi e luoghi particolarmente adatti.

Ci riferiamo, in relazione al luogo, alla nostra chiesetta di Santa Giustina in Giavenale. Ecco come viene descritta in un articolo :

“ Santa Giustina è una piccolissima chiesa un tempo in aperta campagna ed ora quasi inglobata nel tessuto cittadino. Si tratta di un esemplare di architettura sacra assai rilevante sia dal punto di vista storico che artistico, prezioso nella sua semplicità.

Di impianto rettangolare, presenta il tetto a capriate ed una piccola abside rivolta a nord-est, semicircolare. I muri perimetrali, costruiti con mattoni e sassi di torrente tenuti assieme con la malta, ricevono stabilità da quattro robusti contrafforti posti agli angoli dell’edificio.  Si accede al semplice interno ad unica aula (m 8,90 x 4,30) e con il pavimento in cotto, attraverso una porta contornata in pietra, abbellita da un architrave a cornice sagomata. Un piccolo vano absidale lungo m 1,30 amplia con equilibrio gli spazi e dà respiro all’ambiente raccolto. ”

La costruzione, fatta sulle rovine di un precedente antichissimo tempietto anch’esso dedicato a Santa Giustina, è della primavera del 1581.

La chiesetta si può vedere nella prima pagina del sito chiesasantagiustina.it e anche nella sezione Foto del medesimo.

L’arredamento è sobrio. Di quello originale sopravvive solo un inginocchiatoio molto bello, in noce, ben conservato. Le pareti mostrano antiche pitture che, pur accusando le insidie degli anni, contribuiscono efficacemente a creare un’atmosfera particolare. 

Il Gruppo Amici di Santa Giustina organizza, a partire dal 2020 un servizio Guide che rende possibile, a chi ne faccia richiesta, di avere a disposizione la chiesetta per meditare in solitudine per il tempo di un’ora per volta in data da convenire. 

Più precisamente chi vorrà fruire di questa possibilità dovrà fare richiesta via email a gruppoamicidisantagiustina@gmail.com. La chiesetta sarà aperta per lui e una Guida sarà l’unica discreta presenza indispensabile per garantirgli sicurezza in ogni evenienza.

E’ disponibile per i novizi l’opuscolo Guida per la meditazione. Le persone che desiderano che rimanga una traccia scritta della loro meditazione potranno scrivere i loro dati in un apposito Registro.

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